La newsletter tostoina che a gennaio si dà fastidio da sola
Una newsletter che batte il piede sotto la scrivania e ciò nonostante ha comunque i piedi ghiacciati.
Ciao dalla newsletter che ha saltato a piè pari le riflessioni meditative delle feste e i buoni propositi di inizio anno, per arrivare direttamente alla parte del mese in cui gennaio sembra andare avanti ininterrottamente da sei mesi e l'anno nuovo sembra iniziato trentadue anni fa.
Ho elaborato una teoria personale sui nuovi inizi di gennaio: si fonda sull'idea che alla base ci sia un fraintendimento abbastanza importante. Gennaio non ci trova carichз di energie fresche, bensì di uno dei più potenti motori che muovono l'universo: l'insofferenza.
È il mese in cui l'irrequietezza raggiunge il suo picco, l'inquietudine ci fa compagnia davanti al caffè, la cabin fever tocca l'apice. Persino i bulbi delle piante non ne possono più mezza di stare sottoterra, ma sanno benissimo che non è cosa.
È il mese in cui - dopo esserci accertati che andare in letargo è fuori discussione - non resta che mettere in ordine le proprie risorse e le proprie energie.
Se la guardi da questa angolazione ti spieghi anche perché i falò per ammazzare simbolicamente l'inverno si accedono a metà gennaio: le giornate cominceranno pure ad allungarsi dal 22 dicembre, ma è a gennaio che cominci veramente a chiederti scusate quanto deve durare ancora 'sto strazio?
Perciò, animata dal sacro fuoco del fastidio, ho fatto ordine. Ho dato una spolverata al portfolio - ora con 100% in più di colori sfacciati - e ripreso in mano alcuni progetti, tipo Cassetta degli attrezzi: strumenti minimissimi per una comunicazione visiva inclusiva.
Ho riletto il corso per capire se poteva funzionare anche fuori dalla Mistressclass*, e mi sono risposta un sonoro avoglia. L'argomento è bello vasto, di cose da dire ce ne sono in abbondanza. Perciò l'ho aggiornato, poi l'ho riletto di nuovo, questa volta a voce alta per capire se fila e funziona nella sua nuova forma, che prevede che io guardi in camera e parli senza gesticolare come Kermit la rana in un momento di particolare agitazione.
* poi una volta parliamo del perché più un lavoro è articolato e vicino al mio cuore e meno riesco a parlarne come sarebbe giusto. Tant'è che Cassetta degli attrezzi sulla pagina della Mistressclass non ha neanche un nome, come una trovatella qualunque. Non ha neanche una paginetta striminzita sul mio sito! Forse più che nella newsletter parlarne dovrei parlarne con una specialista.
Tra poco inizio le lezioni con la terza del corso di illustrazione alla Scuola Comics di Genova e per non farmi trovare impreparata sto già gesticolando come Kermit la rana.
L'ultima slide di Cassetta degli attrezzi si chiude con un'aria di vaga minaccia.
Se le creature con troppe zampe e molti occhi, volanti, striscianti o saltellanti - insetti o artropodi che siano - non ti mettono a tuo agio, questo è il momento di chiudere la mail prima di scrollare troppo in basso!
Leggere con le figure
A distanza ravvicinata - come quella in cui si vive all'interno della casa - l'amore e il fastidio viaggiano inestricabilmente mescolati. Entrambi i sentimenti sono frutto di un'osservazione quotidiana di gesti e abitudini: alcune incantevoli, altre che sembrano pensate apposta per portarci alla follia. Pensate che stia parlando di relazioni? No. ...sì, ma non umane: parlo di gatti.
Molte delle conversazioni di casa nostra vertono su complessi quanto intricati piani per uccidere i culicchi, dopo averli trovati col muso nei bicchieri, raccolto i cocci delle tazze dei Mumin cadute autonomamente dai ripiani della cucina, cercato un ripiano più alto dove ricoverare piante ormai bonificate dalla quasi totalità delle loro foglie.
Pochi libri sono in grado quanto I Hate My Cats (A Love Story) di spiegare il modo in cui nella convivenza quotidiana (anche con gli umani, sì, ma qui parliamo di gatti) innamoramento e irritazione viaggino insieme, raccolti in un soffice astuccio di pelliccia.
Odio i miei gatti fa incredibilmente ridere perché parla di un'esperienza che chiunque viva con un animale conosce: la comicità dal timing impeccabile di una mente completamente aliena, che all'improvviso fa cose inspiegabili nella cornice di uno spazio conosciuto come la casa.
Le illustrazioni di Anna Pirolli hanno quell'attenzione alla luce e ai dettagli dell'ambiente che mi fanno pensare agli slice of life giapponesi, in cui il rumore delle cicale e l'acqua che gocciola in una tazza dentro l'acquaio nella luce accecante del pomeriggio sembrano la cosa più commovente mai successa all'umanità. Con in più il dettaglio esilarante di un caciocavallo con la coda che dentro quello stesso acquaio ha deciso di dormirci.
E finché il bilancio sentimentale continua ad essere così sbilanciato verso l'amore, ci teniamo anche il fastidio.
Animali peculiari
A proposito di gatti, la Mycalesis gotama o Chinese bushbrown è una farfalla maròn come altre 2.400 specie di farfalle maròn. Il suo bruco, invece, è un cosplayer di Hello Kitty.
Leggere con le orecchie
Vi siete mai domandati qual è la velocità terminale di un gatto? Neanch'io, ma ho scoperto la risposta in una puntata di Radiolab con ospite David Quammen. Radiolab è un altro di quei podcast nati dentro le public radio per noi persone che troviamo relax e conforto da un universo caotico in voci radiofoniche rilassanti che spiegano concetti complessi in modo semplice. Ahhh.
[Natale è passato, ma potevo resistere a questa scena invernale in interni di Mildred McMillen?] Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!
Insomma è andata così, questa newsletter è partita all'apice del fastidio ed è arrivata a parlare di conforto facendosi guidare dai gatti. Come succede in condizioni normali. scrivevo di come è cambiato il rapporto con le piante negli ultimi due anni, ma le piante non sono l'unica cosa viva che abita con noi. L'altra parte di questo legame tra il dentro e il fuori, con un mondo che si muove con un orologio e un calendario proprio, sono gli animali: relationships with Our Pets Offer Social Stability during COVID-19.
È tutto anche per oggi. Febbraio è cortissimo, quante possibilità ci sono che io lo lisci clamorosamente?
Ciao sono Tostoini, vivo a Milano, sono nata a Cagliari, disegno spesso animali marini (tipo i lamantini? Tipo i lamentini), le cose che faccio ruotano attorno all'illustrazione, che sia illustrare libri o scriverne. La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini. Lo so che Substack avrebbe il suo tool apposta, ma su Patreon produco una pletora di disegnini ridicoli, vieni di là, dai.Mi trovi anche su etsy, perché le stupidaggini irresistibili non sono mai troppe.
Questa newsletter ti è piaciuta particolarmente e tutto il mondo deve sapere?
Te l’hanno inoltrata e ti è sembrata una buona idea?