La newsletter tostoina che contiene moltitudini
Una newsletter che si contraddice, ma meno di quanto potrebbe sembrare.
Non c'è niente come vivere in tempi interessanti per farci toccare con mano la quantità di pensieri e sentimenti mutualmente contraddittori che viaggiano perennemente in contemporanea nella nostra testa. La preoccupazione per gli eventi e le foto di gattini, i dispiaceri e la nuova stagione di What we do in the shadows, la solidarietà umana e le soddisfazioni per un lavoro ben fatto.
E soprattutto, il generale senso di imbarazzo a parlare delle proprie quattro vaccate mentre intorno il mondo continua a girare per conto suo in maniera abbastanza vistosa.
E quindi, pattinando sulla linea dell'imbarazzo, io mi son data una regola generale: dare una mano nei modi a propria disposizione, dove si può, come si può, anche solo leggendo giornalismo fatto a modo, anche solo non contribuendo al rumore di fondo e per il resto: non essere di intralcio.
Io son qui per le vaccate, quando serve. No ok, in realtà non solo le vaccate: cose serissime affrontate con stupidera e cose stupidissime analizzate in assoluta serietà, Insomma, le vaccate E un desiderio al limite del fastidioso di sapere il perché delle cose e mettere assieme i pezzi.
E mettere assieme i pezzi è una delle cose che ho provato a fare con Cassetta degli attrezzi.
L’evoluzione di Cassetta degli attrezzi si chiama Strumenti minimi di comunicazione visiva inclusiva (un titolo decisamente più efficace e meno afflitto dall’inevitabile stupidera tostoina) ed è una serie di lezioni in video che trovate da oggi sulla piattaforma di corsi online di Zandegù.
Cercando di capire come affrontare il discorso, ho messo a fuoco che c’erano due questioni che secondo me sono ineludibili. Da una parte parlare di cosa – e chi – c’è nelle immagini con cui comunichiamo, ma dall’altra del fatto che nel linguaggio visivo non si può parlare del cosa senza parlare del come, che le due parti sono intersecate intimamente. Nelle mie intenzioni vuole essere soprattutto un punto di partenza, un tassello per costruire un ragionamento. E mi farebbe moltissimo piacere sapere cosa ne pensate voi.
Di sicuro dalla registrazione di questo corso ho imparato che devo smetterla di scrivere frasi composte per metà da incisi abbracciati gli uni con gli altri, in spregio alla punteggiatura.
Mattarella realness
Leggere con le figure
È di nuovo quel periodo dell'anno lì: il periodo della
Bologna Children's Book Fair, per gli amici BCBF.
Bologna è una fatica immane da cui si torna sempre col mal di pieni e la testa piena di una marea di stimoli e di scoperte.
Sono andata per la prima volta nel 2014, e tra i selezionati per il premio Opera Prima c'era Stars and Poppy Seeds diRomana Romanyshyn and Andriy Lesiv aka Studio Agrafka.
Nel 2017 ci ho visto delle illustrazioni a inchiostro di china dalle forme superesagerate nella Mostra degli Illustrator, idi un'illustratrice che si chiama Anna Sarvira.. A febbraio di quest'anno ha tenuto un diario illustrato per il Moma.
Nel 2019 nella rosa dei finalisti dei Silent Book Contest c'era un libro illustrato da Polina Doroshenko, intitolato On My Way Home. "This is a story about a boy, who lives in a very small town. Every day on his way home he loves to peek into different stores, workshops, and gardens. This is a story about curiosity and everyday routine."
Chissà quest'anno.
Animali peculiari
L'empatia per gli animali è - anche - empatia per le persone per cui quegli animali sono famiglia, casa, conforto. Non è una quantità finita. Non è mutualmente esclusiva. Conteniamo moltitudini.
Reportage a fumetti di Zhenya Oliinyk per il New Yorker
Leggere con le orecchie
Leggere giornalismo fatto a modo, ma pure ascoltarlo. Non so come inizino in queste settimane le vostre giornate, ma le mie iniziano con la rassegna stampa mattutina di un noto quotidiano online italiano, e subito dopo Stories di Cecilia Sala: storie dal mondo, una ogni giorno.
Yulia Vus
Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!
Un quartiere è una quantità di mondo abbastanza piccola da non essere soverchiante, in momenti in cui il mondo sembra particolarmente vasto. A tre strade da casa, dal Rob de Matt, partono i pullman di Refugees Welcome, su derganoborders segnalavano un po' di risorse utili, sabato la mia vicina di casa
(ciao Myriam!) è in cucina all'Arci Corvetto, le mie amiche raghetsy hanno messo su questo. Un quartiere è una quantità di mondo che si allarga o si restringe a seconda della necessità.È tutto anche per oggi, l'esistenza del concetto di Aprile affrontiamola a tempo debito, ok?
Ciao sono Tostoini, vivo a Milano, sono nata a Cagliari, disegno spesso animali marini (tipo i lamantini? Tipo i lamentini), le cose che faccio ruotano attorno all'illustrazione, che sia illustrare libri o scriverne. La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini. Lo so che Substack avrebbe il suo tool apposta, ma su Patreon produco una pletora di disegnini ridicoli, vieni di là, dai.Mi trovi anche su etsy, perché le stupidaggini irresistibili non sono mai troppe.
Questa newsletter ti è piaciuta particolarmente e tutto il mondo deve sapere?
Te l’hanno inoltrata e ti è sembrata una buona idea?