La newsletter tostoina di dicembre è spugnosa
Una newsletter porosissima. Praticamente alveolata.
Ciao dalla newsletter piena di spifferi. Prima di tutto le cose importanti: è il periodo dell'anno in cui si aggiornano i lamentini per l'anno nuovo. In questo caso una volta finito l’anno, basta girare il calendario per avere un poster con gli animalini del mare dalla superficie all'abisso. Casomai dovessi trovarmi in una spedizione oceanica, posso anche usarlo come strumento scientifico? Ma certamente! Le zone dell’oceano sono effettivamente dove dovrebbero essere e gli animali che la abitano sono nell'area corretta, compresi quelli che fanno un po’ i pendolari tra su e giù. Ovviamente tutto il resto è alla mercé del gusto tostoino e se vi perdete in alto mare perché stavate usando un calendario del 2023 per orientarvi non può essere un mio problema. Come sempre in ordine di preferenza personale metodo numero uno: Patreon. Metodo numero due: Etsy. Metodo numero tre: il 17 dicembre al Sabato di Lambrate. Dopo la gioiosa esperienza del Gomma Festival mi ero ripromessa di fare un singolo market natalizio, (perché quella è la quantità massima di freddo che posso sopportare a dicembre 2022), perciò venite a dirmi ciao in Via Conte Rosso dalle 10 alle 19.
A casa nostra la brutta morte che sta facendo Twitter è spesso un argomento da colazione. Essendo vecchia come le piramidi ho seppellito più social network di un'ereditiera senza scrupoli in un noir degli anni Trenta, ma il motivo per cui questa agonia mi spiace particolarmente è che per me quella sentina di mostri è stata soprattutto uno spazio di nicchie permeabili e in contatto. Un posto in cui il fatto che le persone sono composte di identità e inclinazioni diverse è una feature e non un bug, perché gli interessi disparati delle persone e le persone stesse sono il tramite tra gli spazi apparentemente lontanissimi che abitano. Illustrazioni e funghi? Sì grazie! Teoria queer e rovine millenarie? Avoglia! Gattini e lotta di classe? *annuisce convintamente*
Nelle intersezioni di tutti questi diagrammini di Venn stanno le cose più intriganti. Perché esistano artiste come Rosemary Mosco o testate come The Nib bisogna che ci sia intorno un contesto che non ti chiede di scegliere se vuoi disegnare, studiare le bestie assurde o fare ricerca, oppure fare ridere le persone. Ci deve essere un contesto che celebra la capacità di passare dall'uno all'altro di questi registri e di portare in tutti qualcosa degli altri. A questa idea di stare all'intersezione tra le cose ho pensato molto negli ultimi mesi perché è stata il leitmotiv di alcuni degli ultimi lavori che ho fatto.
A ottobre ho finito quello che plausibilmente sarà il primo pezzo di un lavoro che adesso verrà testato nella pratica di un progetto per l'UNDP, per cui ho realizzato una serie di tavole sulle strategie di climate adaptation. Ho scoperto l'esistenza di cose come le trappole per la nebbia, guardato milioni di foto di insetti edibili e mi sono divertita un sacco.
Il 17 dicembre esce il numero del cinquantenario della Revue des Sciences Sociales, una storica rivista di sociologia, antropologia e etnografia su cui ho passato diverse ore da universitaria malmostosa. Fanno un simpatico party di uscita in una carinissima libreria di Strasburgo e poi una presentazione più in pompa magna alla Bibliothèque nationale. Il numero di cui si celebra l'uscita contiene un articolo che si intitola Ariadne’s thread. Interweaving creative expressions in ethnographers’ practices e che oltre alle firme di tre eccellenti antropologhe e un serio professionista contiene pure quella di yours truly, scappata di casa in chief. L'articolo parla dell'uso dei linguaggi creativi come strumento di ricerca, e la mia parte si occupa dell'uso del graphic recording in ambito accademico. Ora: su questa cosa ho un milione di sentimenti e ci devo tornare con calma perché per me tira le fila di vent'anni di volere fare e studiare cose apparentemente inconciliabili, ma intanto il fatto che io quel giorno lì anziché a Strasburgo sarò a Lambrate a fare un allegro mercatino natalizio coi miei calendari stupidini con gli animali dell'oceano, mi sembra la summa perfetta di una faccenda che ci ho messo anni ad abbracciare. Ossia che a me piace moltissimo essere in mezzo a questo lavoro di traduzione e di contatto tra contesti differenti, tra registri differenti, tra cose che normalmente non si parlano. Quella roba lì che dico sempre di parlare con serietà di cose stupidissime e in maniera leggera di cose serissime.
A ottobre ho seguito un workshop di Scriberia, The Art Of Research Communication, e a un certo punto uno degli speaker ha detto "Imagine that your research is an ocean" per parlare di come un lavoro di ricerca sia fatto di tantissimi livelli, da una superficie baciata dal sole con le cose facili da spiegare alle profondità del fondo marino coi concetti dalle forme ostiche. Ecco, a me questa cosa di fare l'animalino che passa dalla superficie baciata dal sole agli abissi incredibilmente weird piace un sacco.Fatemi disegnare cose serie, stupide, weird, difficili e semplicissime, perché a me quello piace fare: la serissima cretina. Con la matita.
Leggere con le figure
A proposito di mescolare i registri, se doveste mettere un solo fumetto sotto l'albero (non vedo perché, ma magari a casa vostra usa così) quel fumetto dovrebbe essere Isa Vince Tutto. Isa nasce su iniziativa di Palazzo Ducale di Mantova,come webcomic e striscia settimanale sulla Gazzetta di Mantova. Dietro Isa ci sono Lorenzo Palloni e Rita Petruccioli, uno dei nostri tesori nazionali come autrice, illustratrice ed essere umano, nonché l'unica persona in grado di fare sembrare attraente il discutibile caschetto di Ludovico Il Moro. (la mia beef col caschetto di Ludovico Il Moro ha radici antichissime)
In ogni episodio del fumetto, in ogni scena, ci sono dei dettagli di un realismo folgorante, dalla magliettona comodona col monogramma usata per dormire all'uso del linguaggio. Penso si capisca dagli esempi che in questo caso specifico non intendo realismo nel senso di accuratezza storica dei props, ma una cura certosina nel dare corpo e voce a un personaggio vivo. Isa è Isa. Ma il meccanismo funziona proprio perché l'accuratezza storica sotto c'è eccome: tutti gli episodi si basano su eventi appurati e storicamente comprovati, della cui ricerca e selezione si è occupato Lorenzo Bonoldi.
Isa volendo si può leggere comodamente su instagram, ma visto che Rulez ha appena presentato al Lucca Comics l'edizione cartacea cartonata in mezza tela, non vedo proprio per quale ragione dovremmo resistere alle lusinghe della carta.
Animali peculiari
Il 4 dicembre c'è l'asta delle pecore di #chebeeello alla GAM, compresa la mia brebei aresti. Purtroppo che io sappia all'asta non c'è neanche una Border Leicester, un ovino i cui antenati sono in parti uguali l'agnellino di pan di zucchero della pasticceria siciliana e il coniglietto pasquale.
Leggere con le orecchie
Non saprei se Frog Of The Week si possa definire un podcast, visto che ogni puntata dura 3/4 minuti. Più tipo il vocale dell'amicə con l'ossessione per gli animalini peculiari che vi racconta un'aneddoto assurdo che ha appena scoperto, mentre voi gugolate le foto della bestiolina in questione mentre ascoltate. Sì sono io, quella persona sono io. Frog Of The Week però esiste davvero, perché noi amicə bizzarrə siamo legione.
Dai, farmi studiare a qualcosa è servito.
È tutto! Non lasciare che il 2023 ti trovi senza calendario. Ci vediamo a gennaio!
Ciao sono Tostoini, vivo a Milano, sono nata a Cagliari, disegno spesso animali marini (tipo i lamantini? Tipo i lamentini), le cose che faccio ruotano attorno all'illustrazione, che sia illustrare libri o scriverne. La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini. Lo so che Substack avrebbe il suo tool apposta, ma su Patreon produco una pletora di disegnini ridicoli, vieni di là, dai.Mi trovi anche su etsy, perché le stupidaggini irresistibili non sono mai troppe.
Questa newsletter ti è piaciuta particolarmente e tutto il mondo deve sapere?
Te l’hanno inoltrata e ti è sembrata una buona idea?