La newsletter tostoina
E insomma, siam qua. Un'email per fare il punto, più o meno una volta al mese, con dentro il tipo di cose che uno si potrebbe aspettare da una newsletter personale.
Cosa, ma soprattutto perché
È colpa di Patreon: avevo promesso che al raggiungimento del primo goal avrei iniziato a scrivere la newsletter. Ma promesso a chi? A me, ovviamente, come tutti: è una cosa che avevo voglia di fare io, solo che alcune promesse funzionano meglio se sono fatte agli altri. Volevo un posto per scrivere con calma, di quando in quando, anche di altre cose. Tutte cose avrei potuto fare anche col blog, e pure coi socialini: alla fine è una casella vuota con un editor di testo, chi decide come va usato? Però l'idea del messaggio che arriva nella casella di posta mi piaceva perché sono una vecchia bizzosa e passatista, e quindi. Insomma, le solite ragioni.
Di cosa parleranno queste mail? Ovviamente di illustrazione. La mia, ma soprattutto quella degli degli altri. Di animalini ridicoli, di antropologi alle prese col mondo, e di cose da ascoltare con attenzione o facendo altro.
“Di quando in quando” nelle mie intenzioni vuol dire circa una volta al mese. Potrebbero essere di meno, non credo saranno di più: ho un sacco di opinioni su tutto e mi interessano un sacco di cose inutili, ma sono anche molto lenta a scrivere, il che forse è un bene per tutti. (fun fact: la prima bozza del testo di questa mail è di luglio 2013. Poi mi sono dimenticata di entrare su mailchimp per così tanto tempo che mailchimp mi ha cancellato l'account e ho perso tutta la lista contatti. Nello stesso periodo in cui il mio account moriva di mancato utilizzo, gestivo altre due newsletter per dei clienti. La morale di questa storia è. non siate me). Insomma, non sarò io a frappormi fra voi e l'inbox zero.
E infatti ad esempio non vi ho ancora raccontato cosa ho fatto ultimamente: un calendario! Lo sappiamo, direte voi. Eh no! È il calendario 2019 per AIRC, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che ho disegnato nello stesso periodo di quel calendario. È stato curioso lavorare sui mesi del 2019 per scopi così diversi nello stesso periodo, con linguaggi così differenti. Soprattutto quando mi è capitato di fare cose sabotatorie, procrastinatorie-sotto-mentite-spoglie-di-miglioramenti-e-produttività-ma-in realtà-distruttive come scaricare un centinaio di pennelli nuovi per Photoshop in una volta e volerli provare TUTTI perché mi servono! Gli esperimenti li ho fatti sul lamentino in piena libertà, e nelle illustrazioni per AIRC ho portato solo le cose nuove che avevano senso anche per quel contesto lì.
O cosa sto facendo adesso: un altro libro giapponese con Quinto Quarto! Tant'è che io e l'universo a questo punto ci siamo guardati nelle palle degli occhi e l'universo mi ha detto: ma visto che mi assilli da anni che vuoi imparare il giapponese, non sarò il caso di iniziare a studiare la lingua oltre a disegnarla? E quindi durante le vacanze di Natale ho cominciato cautamente a fare esperimenti con Drops, un'app che mi ha consigliato la mia amica Francesca Baldassarri. Riparliamone tra qualche mese e scopriamo se è stato uno di quei casi in cui siamo bravissimi le prime settimane di gennaio quando speriamo di essere persone migliori del gennaio precedente, o se mi sono effettivamente messa d'impegno per imparare una lingua nuova.
Leggere con le figure
Qui ci andranno i libri illustrati e i fumetti, in ordine di apparizione sul mio comodino. Ad esempio, ora sto leggendo A Compendium Of Collective Nouns. Un paio di anni fa io e il mio amico Francesco - a cui dobbiamo fra le altre cose la traduzione di alcuni degli articoli animalini più entusiasmanti del National Geographic - ci siamo messi a parlare della gioia e assurdità dei nomi collettivi inglesi degli animali. Non sarebbe un bellissimo alfabeto illustrato? Eccerto che lo sarebbe, e infatti lo era, dalle menti del Woop Studios. Da a comfort of cats a a galaxy of starfishes passando per a flamboyance of flamingos (forse la mia preferita), il compendio è uno di quei libri che puoi aprire a caso e trovarci parole che sono a volte poesie, a volte suggestioni, altre volte assurdità o battute sornione. Oltre che delle illustrazioni veramente birllanti. Ho comprato questo libro da House of Mina Lima, quattro piani di galleria libreria col pavimento in legno storto come quello di una nave pirata in cui al momento è in corso una mostra sui props di Fantastic Beast 2. Una gioia per gli occhi di serigrafie intelligenti nel disegno, curatissime nei materiali, divertenti, tra manifesti di concerti immaginari, tour di circhi inesistenti, pubblicità di saponette e località di villeggiatura, per cui l'unica cosa che mi ha salvato dal gridare con gesto munifico "uno di tutto grazie!" è stata la pochezza delle mie finanze.
Animali peculiari
Per quante puntate di Quark uno possa aver visto, spunta sempre un animale nuovo. Uno al mese, a farci da spirito guida. Oggi è il kakapo: ha i baffi, non vola, ha i piedi ciccioni, Douglas Adams gli ha dedicato uno splendido capitolo di Last Chance to See.
Leggere con le orecchie
Cose che ascolto mentre disegno, cose che ascolto mentre corro sul tapis roulant della palestra: chi l'avrebbe mai detto che il segreto per una vita attiva era avere un sacco di podcast da recuperare? Alcuni un più collegati a letteratura ragazzi, picture book e illustrazione, e altri solo perché sono veramente, veramente belli.
Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!
Cose di antropologia. In un universo parallelo ho continuato a studiare con gusto e ho scritto quel pezzo su Medium su quanto una materia associata a viaggi in isole remote e vetrine di musei piene di astucci penici ci oissa essere utile per capire cosa sta succedendo nel mondo. Cominciamo con una cosa facile: 2018 in Review: The Year in Horror di Emma Louise Backe. Contiene questione di genere, la struttura della fiaba, cosa sono i mostri, e le teorie di Mary Douglas su purezza e pericolo. (La foto di Mary Douglas che si trova in giro è un ritaglio di questa nel suo studio, ma non ho capito perché tagliare dalla foto quegli splendidi emù). Se state guardando Bird Box oThe Haunting of Hill House contiene anche spoiler.
E questo è tutto per stavolta. Al prossimo giro ci saranno più disegni, più animalini e più cose da ascoltare, stavolta serviva a scaldarci un po'. Ci vediamo il mese prossimo, se vi va?
Ciao sono Tostoini, vivo a Milano, sono nata a Cagliari, disegno spesso animali marini (tipo i lamantini? Tipo i lamentini), le cose che faccio ruotano attorno all'illustrazione, che sia illustrare libri o scriverne. La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini. Lo so che Substack avrebbe il suo tool apposta, ma su Patreon produco una pletora di disegnini ridicoli, vieni di là, dai.Mi trovi anche su etsy, perché le stupidaggini irresistibili non sono mai troppe.
Questa newsletter ti è piaciuta particolarmente e tutto il mondo deve sapere?
Te l’hanno inoltrata e ti è sembrata una buona idea?