La newsletter tostoina
La newsletter punk più di te. Animali punk, ottimismo ancora più punk. Un veloce paragrafo su cosa ho fatto nell'ultimo mese, ma poi parliamo di tenrec striati.
[Pic by P.N.R.A Antartide]
Quello nella foto è un calendario del Lamentino in Antartide. L'Antartide quella vera, quella in fondo in fondo, quella coi pinguini. Una cosa fatta da me è stata in Antartide. Qualunque cosa abbia in serbo per me il 2019, l'asticella delle soddisfazioni personali è già posizionata abbastanza in alto.
A proposito di lamentini, ho messo nello shop We're a manateam in comodo formato cartolina: anche se la festa dell'ammore è arrivata e passata, per dimostrare affetto con i mammiferi marini non serve un giorno specifico. Più avanti metterò su le altre cartoline nuove, ma ne riparliamo: ho deciso di cambiare un po' il modo in cui gestisco lo shop. Cose nuove da settembre a dicembre, e da gennaio a marzo sconti e spedizione gratuita.
E infatti se andate adesso sullo shop trovate le vecchie cartoline lamentine al 50% e tutti i posterini scontati e con la spedizione gratuita, per non fare le cose a metà.
Che altro, vediamo? Ho disegnato diverse cose che non hanno ancora visto la luce, fra cui copertine, persone di profilo, alberi di vario genere dai baobab ai bambù, ho aggiornato il portfolio perché ad aprile c'è la fiera di Bologna, ho scritto un post sul lavoro del calendario per Airc di cui dicevo la volta scorsa, ho fatto una foto di me stessa al lavoro per un'altra faccenda ancora tutta in progress e questo mi ha costretto ad ammettere che la foto che sta sul sito è vecchia di *coff* cinque anni *coff* e forse a questo punto vale come pubblicità ingannevole, ho scoperto quanti modi diversi ci sono per creare una gif.
Leggere guardare le figure
Lo so, avevo detto libri illustrati e i fumetti, ma la verità è che avevo già una mezza idea di sconfinare sull'animazione sin dall'inizio. L'anno appena trascorso è stato veramente benedetto: l'ultima stagione di Steven Universe, Hilda, il reboot di She-ra, per dirne alcuni (di quest'ultimo devo ammettere a con dolore di non esserne entusiasta, nonostante consideri Noelle Stevenson una delle autrici più importanti di questa generazione). Ognuna di queste serie meriterebbe un discorso a parte, visivamente, musicalmente, in termini di scrittura e pure di fighezza generale, ma in questo momento volevo parlare di una faccenda diversa. Quello che hanno in comune questi tre show è prendere i topoi del racconto fantastico e fantasy e rivoltarli su sé stessi. Prendere situazioni che tipicamente sarebbero state risolte con un conflitto e uscirne usando il ragionamento, la complessità, l'umanità, l'empatia. Poi è arrivato internet e mi ha fornito una parola per chiamare questa cosa qui: hopepunk. In un'epoca in cui il cinismo non è una forma di ribellione ma il pensiero dominante dei tempi, non è che ci sia proprio tutto 'sto gran bisogno di fantascienza distopica (specie se derivativa) o di punk nichilista, perché nella distopia e nel nichlismo ci siamo in pieno con tutte le scarpe. La sovversione di questi tempi è un atto empatico: "Hopepunk combines the aesthetics of choosing gentleness with the messy politics of revolution". Se vi siete incuriositi e volete farvi un'idea più chiara - chiara sino a un certo punto, visto che è un concetto in corso di definizione e internet non concorda su cosa ci rientri e cosa no - INTERNET NON CONCORDA? GIURA! - c'è un bel post di Anthony Gramuglia su Medium e un lungo articolo di Vox con anche una lista cicciuta di cose da guardare, leggere e ascoltare, casomai vi trovaste a secco di stimoli (AHAH). Ci sono un sacco delle mie cose preferite degli ultimi anni.
Animali peculiari
A proposito di punk, questo è un Tenrec striato del Madagascar. Nonostante il suo aspetto da porcospino di Trainspotting, non colleziona tute in acetato e non è un riccio: è parente di elefantini e lamantini. In più fa una cosa che fanno quasi solo gli insetti: frinisce. La produzione di suoni sfregando parti del corpo si chiama stridulazione e qui è abbinata alla voce di David Attemborough.
Leggere con le orecchie
Alie Ward definisce Ologies come un podcast di domande stupide a persone intelligenti, ma per fortuna le domande stupide di persone intelligenti a altre persone intelligenti producono risposte favolose. Vulcanologi, erpetologi, tanatologi, tutti gli "ologi" che vi possono venire in mente casomai foste a secco di aneddoti su farfalle ubriache e i torbidi segreti delle tartarughe.
Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!
Lo stesso concetto di cui parlavamo riguardo la cultura pop, ma in ottica antropologica: Generative Hope in the Postapocalyptic Present. Futurismo indigeno e antropologia del futuro. Non una veloce letturina da pausa caffè, ma parecchie riflessioni interessanti.
È tutto per oggi. A marzo il mio subconscio sarà proiettato sulla Bologna Children Book Fair imminente quindi potrebbe essere ragionevole aspettarsi che un po' finisca pure nella newsletter. Ci vediamo il mese prossimo?
Ciao sono Tostoini, vivo a Milano, sono nata a Cagliari, disegno spesso animali marini (tipo i lamantini? Tipo i lamentini), le cose che faccio ruotano attorno all'illustrazione, che sia illustrare libri o scriverne. La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini. Lo so che Substack avrebbe il suo tool apposta, ma su Patreon produco una pletora di disegnini ridicoli, vieni di là, dai.Mi trovi anche su etsy, perché le stupidaggini irresistibili non sono mai troppe.
Questa newsletter ti è piaciuta particolarmente e tutto il mondo deve sapere?
Te l’hanno inoltrata e ti è sembrata una buona idea?