La newsletter tostoina: maggio sulla cartina
La newsletter con la geografia dentro. Lavorare alle illustrazioni per un sito e trovare la comune di Parigi, come andare dal Kansas alla città di smeraldo e come cambia una città.
Lo sapevate che la bandiera originale della Comune di Parigi del 1871 si trova a Milano in Via Pasubio? Io lo so perché a gennaio ho lavorato con Apogeo Editore per realizzare tutte le illustrazioni per il loro nuovo sito e mi hanno portato a vederla. Ma potete andare a vederla anche voi anche senza bisogno di usare come copertura il lavoro per la casa editrice delle professioni digitali, perché la bandiera è appesa nella sala di lettura all'ultimo piano, che è uno spazio aperto a tutta la città ed è accessibile sino a orari in cui la gente in genere si è già abbioccata sul divano davanti a Netflix.
Le illustrazioni per Apogeo invece potete vederle qua e là sul loro sito (compresa la pagina 404 casomai vi perdeste per strada) con in più anche una serie di mie riflessioni sul lavoro fatto insieme, in versione seria e forbita sul loro sito e adorabile cialtrona sul mio.
Che altro, vediamo. È uscito il numero 7 di Carie Letterarie e c'è dentro una mia illustrazione per il racconto di Carlo Massei.
Il corso "Heritage is fun: progettare app e giochi educativi per bambini e famiglie" per Fastweb Digital Academy è stato spostato al 24 giugno, per cui siete ancora in tempo a iscrivervi e vedermi in cattedra nella mia migliore interpretazione della maestrina dalla penna rossa di De Amicis.
Ma soprattutto ho messo sullo shop di etsy due cose utilissime per la vita: la cartolina della Venere lamentina, fiera, nobile e baciata dal sole, e gli adesivi del lamentino. E siccome non vi proporrei mai qualcosa senza averla testata prima, ovviamente ora il retro del mio mac è ricoperto di adesivini in colori pastello di amichevoli animali marini che mi danno quel certo coté di seria professionista.
Leggere con le figure
Vi è mai capitato di vedere un film così bello da volerci abitare dentro? O di chiedervi quanto fosse grande di preciso l'isola di Jurassic Park? O di interrogarvi sulla cartografia dell'universo conosciuto in Star Trek (o Star Wars)? Se la risposta a tutte e tre le domande è sì, molto bene, sappiamo di avere almeno un argomento in comune di cui parlare in ascensore nell'interminabile salita dal piano terra al quinto piano. Ma soprattutto sappiamo che Cinemaps di Andrew Degraff è il libro per voi. Trentacinque mappe che raccontano visivamente altrettanti film memorabili da Metropolis a Mad Max: Fury Road. Una spietata selezione di quello che il cinema ha prodotto dal 1927 al 2015 e dei loro protagonisti, le cui vicende diventano traiettorie colorate da punto all'altro (ciao Vogler, il viaggio dell'eroe non è mai stato più letterale). Geografie precise quasi al centimetro nel mondo che va da casa al pub in Shaun Of The Dead, o sentierini colorati di una geografia più emotiva che reale nel Mago di Oz. Ognuno dei film di Cinemaps è accompagnato da un piccolo saggio di A.D. Jameson, che parla dei film mappati con competenza, ma soprattutto con un amore che salta davvero fuori da ogni riga.
Animali peculiari
Ah, gli uccelli migratori, con le loro incredibili mappe nel cervello, che fanno migliaia di chilometri per tornare ai loro nid-MA NON SE SEI LA PERNICE FULIGGINOSA. La pernice fuligginosa passa l'inverno in montagna e d'estate si sposta nei boschi 300 metri sotto. Una migrazione dal culo così pesante che gli scienziati non sanno neanche se chiamarla migrazione. Pernice fuligginosa una di noi.
Leggere con le orecchie
Se i podcast che ascolto di solito sono l'equivalente del six seasons and a movie di Community, Milano, Europa è una miniserie della BBC: poche puntate, fatte bene, e poi tutti a casa. Un podcast su Milano di Francesco Costa che non è rivolto solo a chi è di Milano o ci vive, ma in generale su come funzionano le città, la narrazione dei luoghi, e come il modo in cui le città interpretano se stesse finisce per cambiarle.
Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!
I Maya, questi sconosciuti. Stavano tanto bene i Maya, avevano una società così complessa e articolata, tutti quei templi imponenti e finemente istoriati, com'è che sono spariti da un giorno all'altro? Sono stati gli alieni? Sono stati i rettiliani? O putacaso non sono affatto spariti è questa è una storia di cambiamento climatico che potrebbe insegnarci qualcosa su quello che sta capitando a noi? Misreading the story of climate change and the Maya, su The Conversation.
(nella foto una delle illustrazioni delle rovine Maya di Frederick Catherwood, un personaggio le cui vicende meriterebbero una storia a parte)
Non ci posso credere che sabato è già giugno. Dove accidenti è andata la prima metà di quest'anno. Ci vediamo a giugno, ancora increduli.
Ciao sono Tostoini, vivo a Milano, sono nata a Cagliari, disegno spesso animali marini (tipo i lamantini? Tipo i lamentini), le cose che faccio ruotano attorno all'illustrazione, che sia illustrare libri o scriverne. La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini. Lo so che Substack avrebbe il suo tool apposta, ma su Patreon produco una pletora di disegnini ridicoli, vieni di là, dai.Mi trovi anche su etsy, perché le stupidaggini irresistibili non sono mai troppe.
Questa newsletter ti è piaciuta particolarmente e tutto il mondo deve sapere?
Te l’hanno inoltrata e ti è sembrata una buona idea?