La newsletter tostoina che a febbraio esprime amore con (e per) i fritti
La newsletter di febbraio che se le chiedi dell'amore romantico ti parla di lumache.
Benvenuti alla newsletter che tra il martirologio cristiano di San Valentino (che però ha una santa reliquia con la coroncina di fiori perfetta per il Primavera Sound) e le feste con enormi fuochi, il cosplay delle forze ancestrali della natura e grandi quantità di fritto, sceglie il fritto. Praticamente è una lunga linea ininterrotta dalla feste delle luci a dicembre, ai fuochi di Sant'Antonio ad adesso, e il messaggio è sempre quello: ci siamo quasi, l'inverno è quasi finito, sta arrivando la parte in cui tutto è interessante, ha un buon odore, ha un bell'aspetto. Per quanto, dopo il gennaio più caldo mai registrato e il generale andare a funghi del pianeta tutto, la potenza della metafora si perde un po' via. Ovviamente, se vi siete ricordati solo oggi di santificare le feste, ci sono le apposite cartoline dei lamantini. Se ci state pensando solo oggi arriveranno con un ritardo di una settimana almeno, ma potete sempre buttarla in caciara con il tempo come quarta dimensione e sperare di cavarvela con la relatività generale e ristretta.
Pure io, come le forze ctonie della natura ho passato l'ultimo mese e spicci a fare del lavoro sottoterra come i bulbi, o di cui qualcosa si intravede. Tutto questo lavoro sotterraneo e disparato è legato a doppio filo con un'altra faccenda. Incontrando qualcuno per la prima volta alla domanda su cosa faccio nella vita, la domanda successiva (se ha familiarità con l'idea che "illustratrice" è effettivamente un mestiere) è quale tipo di illustrazione, aspettandosi una risposta netta e chiaramente definita nell'ambito e nell'uso. Il punto è che faccio cose molto diverse, e quest'anno ho realizzato che non si tratta solo di contingenze del mercato: è proprio perché mi piace. Mi piace trovare soluzioni che comprendano l'illustrazione per problemi molto diversi, per usi molto diversi, mi piace studiare, in sostanza mi piace sapere il perché delle cose. In questo venerdì di peer pressure dei sentimenti, vi auguro di circondarvi di persone che vi guardino come io guardo i thread di geologi che leccano i sassi.
Leggere con le figure
Florence vale come leggere con le figure o sto barando per l'ennesima volta? Volendo dire le cose nel modo più vago possibile, Florence è un'esperienza narrativa interattiva. Il giocatore (ah! Ma allora non vale! Non è un libro!) si trova nei panni di Florence Yeoh, 25 anni, e quello che capita nell'arco di venti piccoli capitoli (ma ha i capitoli!) è che Florence si innamora.
Ken Wong, il game designer dietro Monument Valley I e II (altri due esempi giganteschi di quante cose diversissime e varie abitano dentro la parola "videogioco", che è un po' come dire "sto leggendo un libro": mi hai detto solo su che supporto stai interagendo con una storia, ma niente sul suo contenuto) voleva sperimentare cosa si potesse fare con una storia giocabile in cui non ci fossero degli obiettivi, ma una forma di esplorazione narrativa ed emotiva. Il character design - sempre di Wong, maledette le sue mani sante - ti mette subito nella disposizione d'animo di stare leggendo una graphic novel slice of life, e per tutto il gioco la musica prende il posto dei dialoghi.
Qui c'è un bellissimo dietro le quinte, ma promettetemi che lo leggete solo dopo averci giocato, che poi vi spoilerate tutto e la storia di una relazione è uno di quei pochi casi in cui lo spoiler ti toglie metà del divertimento.
Animali peculiari
Se cercate l'immagine dell'amore romantico, guardate sotto i gerani. Cornu aspersum, o lumaca comune, pare essere l'ispirazione originaria del mito greco di Cupido: il processo di corteggiamento consiste in due lumache che girano l'una intorno all'altra lanciandosi quelli che l'inglese chiama love darts e l'italiano dardi di materiale calcareo (un terzo dei quali manca clamorosamente il bersaglio). Se questo non bastasse a rimuovere ogni residuo di romanticismo, immaginate Isabella Rossellini vestita da lumaca che racconta i kink delle nostre amiche da giardino.
Leggere con le orecchie
State scegliendo la musica d'atmosfera della serata? Perché non un podcast? Io consiglio My Dad Wrote A Porno: NSFW, ma col vantaggio che se doveste mai incontrare Lin-Manuel Miranda, anziché balbettare quanto vi è piaciuto Hamilton potete parlare della vostra comune passione per la letteratura erotica scritta malissimo ma commentata con affetto e cringe dal figlio di colui che l'ha scritta. Poche volte ho riso così tanto.
Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!
Visto che in un certo senso il concione antropologico l'ho già fatto là sopra, vi lascio due link di cose di antropologi a piede libero nel mondo che succedono prossimamente: la prima è il World Anthropology Day - Antropologia Pubblica a Milano dal 20 al 22 febbraio; e la seconda è la call di Antropolis: Antropologia delle Tenebre - Magia, stregoneria e malefici. Sì, entrambi eventi così a corto raggio che mi basta scendere di casa in ciabatte, come piace a me.
Per questo mese è tutto: ci vediamo a marzo, quando sarà ufficialmente e a tutti gli effetti primavera.
Ciao sono Tostoini, vivo a Milano, sono nata a Cagliari, disegno spesso animali marini (tipo i lamantini? Tipo i lamentini), le cose che faccio ruotano attorno all'illustrazione, che sia illustrare libri o scriverne. La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini. Lo so che Substack avrebbe il suo tool apposta, ma su Patreon produco una pletora di disegnini ridicoli, vieni di là, dai.Mi trovi anche su etsy, perché le stupidaggini irresistibili non sono mai troppe.
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Te l’hanno inoltrata e ti è sembrata una buona idea?