La newsletter tostoina di dicembre citofona senza avvisare prima
Regali, lucine, creature pelose e altre tipicità di stagione.
Ciao dalla newsletter che arriva a sorpresa come un ladro nella notte o un babbonatale dal camino, ossia inciampando nelle sedie e facendo cadere le lampade. Eccoci a sorpresa prima di sparecchiare per le feste senza neanche i tradizionali culicchi postini (se dico culicchi postini ci capiamo? Io tendo a dare per scontato che ci conosciamo e quindi le mie idiosincrasie linguistiche, neologismi e world building incoerente come la continuity del Doctor Who siano una lingua condivisa, ma non è detto, metti che sei qui da poco. Lui è il Ragionier Luigi Culicchio. Per estensione tutti i gatti del mondo sono culicchi, ma più di tutti i gatti neri, detti anche gatti banana, ma qui entriamo in un complesso sistema di folklore personale che comprende le banane cavendish, la carica di vicesindaco e gli alveari borg: magari in un altro momento. I culicchi postini sono i portalettere a cui ho affidato il compito di avvisare sui social network che sta per arrivare una newsletter nuova, nonché una scusa per disegnare gatti morbidi. Questi sono alcuni tra quelli di quest’anno:
Aggiornamento calendari: ci sono ancora trenta calendari disponibili sullo shop su Etsy o abbonandosi su Patreon. Continuerò le spedizioni sino al 16 dicembre, ma se volete essere sicuri che il calendario arrivi per Natale e siete a Milano, la cosa migliore da fare è venire a comprarlo di persona il 10 dicembre dalle 11 alle 18.30, in via Livigno 9 a Der.markt, il mercatino mensile della domenica di Nuovo Armenia. Ci trovi dischi, vintage, amenità assortite, il bar e la cucina e anche me, il calendario Lamentino del 2024, i poster, le spille, i tatuaggi temporanei, gli sticker e tutte le cose che svoltano i regali di Natale.
A proposito di stickers, l'ultimo articolo che ho scritto su Print Lovers n.99 parla di ephemera e memorabilia ed è un altro di quei pezzi su cui mi sono divertita un bel po': mi ha dato l'occasione di parlare con Francesco Bongiorni e Giulia Hartz, due illustratori con delle idee interessanti su questo mestiere e su come non esiste superficie per quanto piccola su cui non si possa ragionare in maniera stimolante. Si legge qui.
L’ultima cosa non è proprio un regalo, più un I’m going to regift something special for you. Ho raccolto in un posto solo tutti* i miei freebies, così se per le feste vuoi uno sfondo particolarmente sciocco per il telefono o ti mancava proprio la reaction giusta per esprimere il tuo sconcerto nei confronti del mondo, sai dove andare a cercarla. Non serve che sottolinei quanto ce n’è bisogno.
*tutti, mo’: quelli che mi sono ricordata così a bruciapelo. Man mano che mi vengono in mente altre cose o ne disegno di nuove aggiorno la pagina.
Leggere con le figure
Il mondo avrebbe bisogno di molti più libri di poesia accompagnati da illustrazioni. Mica solo per i piccoli, per tutti: ormai la mia posizione sul fatto che il mondo degli adulti ricaverebbe del gran beneficio nel prendere sul serio le cose disegnate - sia lette e guardate che fatte in prima persona senza altro scopo che disegnare perché è bello far cose con le mani - l’ho ribadita abbastanza spesso. Ad esempio io vorrei una versione illustrata delle poesie di Wendy Cope, da tenere in libreria e tirare giù in base alla necessità e una bella copertina telata, ma quel libro non esiste. Invece esiste What You Need To Be Warm, scritto da Neil Gaiman e illustrato da gente tipo Benji Davies, Nadine Kaadan, Daniel Egnéus, con la copertina di Oliver Jeffers. È una poesia che parla di cosa vuol dire essere al sicuro, di chi dovrebbe avere il diritto di stare al sicuro (spoiler: tutti, pensa un po’). È anche un libro che ti fa il cuore in coriandoli, ma la cosa buona è che in cambio di quei coriandoli tutti i proventi della vendita del libro supportano il lavoro di UNHCR.
Animali peculiari
Dicembre è una lunga linea ininterrotta di feste delle luci che servono ad esorcizzare il fatto che fuori fa freddo, è buio, non è un bel posto: non a caso è anche il mese dei Krampus, e del capricorno, e a parer mio anche della pecora di Racka, la creatura più “mio cugino fa la comparsa in un folk horror” che abbia mai visto. Originarie dell’Ungheria, sia maschi che femmine sono dotati di corna che possono tranquillamente arrivare al metro, e di un ottimo olfatto che usano per comunicare le une con le altre e per sapere che sei tu, proprio tu che hai finito gli ultimi biscotti della casetta di pan di zenzero.
Leggere con le orecchie
Questa newsletter a gennaio compie cinque anni, un tempo sufficiente a guadagnare diverse rughe di espressione e decidere di fare qualche cambiamento. I podcast che consiglio sono quasi sempre in inglese perché li metto su spesso mentre lavoro, e se sento cose in italiano mi concentro sull’ascolto anziché su quello che sto disegnando. Dopo tutto questo tempo, però, mi sembra un po’ limitante. Perciò da gennaio questo boxino cambierà in leggere con le orecchie e leggere con le orecchie altrui. Se sto sentendo qualcosa di bello che potrebbe piacere anche a voi ve lo racconto come al solito, altrimenti qui troverete i consigli di ascolto di persone delle cui orecchie mi fido, ma che ascoltano in modo diverso da me. Se oltre ai podcast siete amanti della musica e dei muri di testo, vi consiglio la newsletter di
, le cui opinioni informate sulla musica, come funziona e il ruolo che ha nella nostra vita e nella società continuano a sembrarmi interessanti nonostante lo incroci ogni mattina a colazione e cerchi spesso di rivolgermi la parola prima che abbia bevuto il caffè.Disegnare con gli occhi
Il boxino dell’antropologa con la matita non va da nessuna parte, ma di quando in quando mi piacerebbe parlare anche di cose disegnate in altri formati - tipo l’animazione - e visto che il tempo è poco e le cose interessanti tante, dovranno dividersi lo spazio. (Non posso mica rinunciare all’animalino peculiare, non scherziamo). E visto che l’animazione sta alle feste come Luciano Onder all’idea di bere molta acqua e non uscire nelle ore più calde, il mio consiglio per le mattine in pigiama è L’isola delle forme. La serie è basata sulla Trilogia delle Forme (Quadrato, Triangolo e Cerchio) di Jon Klassen e Mac Barnett. Falla tu una serie animata in 3d tratta da degli albi al limite del bianco e nero e di così poche parole da essere quasi un silent book. E invece è perfetta, con la casa di Quadrato che è un capolavoro in stop motion di funzionalismo scandinavo degno dell’ultimo numero di Domus - e che spinge a domande esistenziali come “perché Square è un cubo senziente e gli altri cubi che compongono casa sua no?” - e in cui l’umorismo deadpan dei libri ne esce intatto - mettici anche che la voce narrante è Yvette Nicole Brown, e a doppiare Square c’è Harvey Guillen di What We Do in the Shadows, due campioni olimpionici di venderti una battuta con la sola inflessione della voce. La puntata delle feste è appena uscita ed ha tutto a che fare col fatto che le tradizioni inventate servono proprio quando intorno è buio e freddo e non sembra ci sia granché da aspettarsi.
È tutto: ci vediamo a gennaio, carichi di buone intenzioni e trigliceridi.
Normalmente la newsletter finirebbe qui, ma mi è stato fatto presente che l’abbonamento va spiegato meglio, quindi facciamo così: se questa cosa non ti interessa fermati pure qui e ci vediamo a gennaio. Altrimenti vai pure avanti: non ti preoccupare, non parleremo di te alle tue spalle appena chiudi questa mail.
Fatto? Fatto. Dunque: ho cercato di fare in modo che gli abbonamenti si equivalgano quanto più possibile di qua e di là. Perciò gli abbonamenti mensili e annuali corrisponderanno al livello "Superfancy!"e il founding member a "Treat Yo'self!".
Superfancy!- (mensile e annuale)
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° Una copia del calendario 2024
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° Tutti i miei work in progress, storyboard e aggiornamenti sui progetti a cui lavorerò durante l’anno
° Accesso a tutto l’archivio con 5 anni di post e amenità varie, oltre all’accesso anticipato di un anno a tutte le novità
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° Una copia del calendario 2024
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Ho attivato anche il sistema di referral, per cui ogni 10, 25 e 100 nuovi iscritti succedono cose interessanti, e a 100 corrisponde un anno di abbonamento gratis con calendario lamentino direttamente a casa e tutto il cocuzzaro. Alè. Mi pare sia tutto. Se non è chiaro, sono aperta a tutte le domande.
Già il libro di Neil Gaiman mi aveva fatto gli occhi a cuore, con l'Isola delle forme di Barnett & Klassen mi sono trasformato in un cuoricione saltellante! (unico rammarico: sta su Apple+, farò la prova gratuita).
Ma questa cosa dell’isola delle forme è bellissima vado subito a cercarla!! (Io sono uno studioso/appassionato di animazione di ogni genere, quindi questo tipo di segnalazione mi manda in sollucchero, diamine!)