La newsletter tostoina di febbraio ha i suoi tempi, e sono geologici
Amore, ammoniti, amici, alieni e altre cose con la a.
Ciao dalla newsletter di gennaio che è rimasta in bozza abbastanza a lungo da diventare una newsletter di febbraio. Tra le due bozze ho consegnato un libro che per ora chiameremo familiarmente Pinuccio e che vedrà la luce a fine marzo, ne sto per chiudere un altro con più pirati di una puntata di Our Flag Means Death, ho disegnato tre etichette per delle bottiglie di champagne. Febbraio è un mese di amore, canzoni pop e canzoni pop sull'amore: tutte ricorrenze che io non festeggio, insomma.
Sull’amore non so moltissimo, sul vino forse ancora meno, ma una delle tre cose che so è che c'è spesso di mezzo il mare in posti inaspettati. In Champagne milioni di anni fa al posto dei vigneti c'era un oceano tropicale e di quel mare è rimasto un ricordo sotterraneo di marne, gessi e calcari composti da minuscoli frammenti di microrganismi marini. E fossili, moltissimi fossili: nautili, torrette, granchi e tantissime Campanile giganteum, una conchiglia conica lunga sino a un metro che è tutto ciò che resta del mollusco più grande mai esistito. E questo in effetti, è anche tutto quello che so sull’amore: che se ti presenti da me con fragole e champagne ti potrebbe toccare una prolusione di 45 minuti sulla storia coloniale delle fragole e sulle lumache da mezzo metro che danno al vino con le bolle il suo caratteristico sentore minerale. Trovate le persone per cui questa è una feature e non un bug.
Leggere con le figure
Il giorno del mio compleanno l’ho passato a pisolare in compagnia uno dei libri di divulgazione più belli usciti negli ultimi anni - e l’asticella della non-fiction, va detto, ultimamente è piuttosto in alto. Paesaggi perduti della Terra è un progetto nato all’interno del Museo di scienze naturali di Barcellona ed è uscito in italiano per Ippocampo. È un albo il cui formato, apertura orizzontale e rilegatura ricordano gli albi fotografici di famiglia, perché di fatto quello é: un albo fotografico della nostra storia familiare, dove per noi intendo chiunque abbia mai fatto parte del Pianeta Terra dalle origini ai giorni nostri. Ma c’è anche un che dell’atmosfera delle raccolte di stampe di viaggio, ma al posto delle foto ci sono le tavole di Aina Bestard, il cui tratto richiama le incisioni e le stampe scientifiche di fine Ottocento e gli esordi della paleoarte, creatura figlia tanto dei bestiari medievali che del metodo scientifico.
Se lo stile delle illustrazioni può ricordare il passato, le informazioni su cui Bestard ha basato il suo lavoro sono solidamente radicate sulle informazioni della paleontologia contemporanea. Niente dinosauri sbagliati in questo libro. O almeno niente dinosauri sbagliati secondo quanto sappiamo del passato della terra nell’anno del signore 2020.
Il libro gioca sulla linea tra il rigore scientifico e la meraviglia da wunderkammer, usando la cartotecnica per mostrare il dentro e fuori di un reperto, la velina per mostrare la scala dell’universo e gli abissi dell’oceano. Uno degli effetti collaterali del libro, per me, è stato ricordarmi quanto tutto quello che facciamo è - abbastanza letteralmente - una scorreggia nel cosmo, che di base è già un pensiero con cui si tende a fare i conti il giorno del proprio compleanno. È un pensiero a due facce che dà una parte rimette tutto in quadra nelle sue proporzioni reali, e dall’altra a che fare con fatto che se niente importa, allora tanto vale cercare di fare le cose a modo.
Qui sotto c’è una gif che su substack gira ma che nella mail non si carica, quanta antipatia.
Animali peculiari
Questo è il Cynniris Osea o Palestinian Sunbird. Se state pensando che vi ricorda un colibrì non vi sbagliate: è un esempio di evoluzione convergente, per cui in parti diverse del mondo creature messe di fronte agli stessi problemi sono arrivate alle stesse soluzioni, Anche l’Oceania ha la sua versione, i melifagidi. Anche le Hawaii ne avevano una - i Mohoidi o Hawaii Honeyeaters - che si pensa si sia estinta nel corso del Novecento (l’ultimo esemplare è stato avvistato alla fine degli anni Ottanta) probabilmente per la perdita di habitat. Destino che sarebbe bellissimo evitasse il Palestinian Sunbird.
Leggere con le orecchie
La prima ospite di leggere con le orecchie altrui è
, la mente dietro , newsletter sintetica su comunicazione, linguaggi e idee che non ha timore di mescolare dati e solida teoria e le più alte punte di stupidera della cultura pop. My kind of nerd.Pilota, un podcast in cui Alice Alessandri, Alice Cucchetti e Andrea Di Lecce parlano di serie TV senza prendersi troppo sul serio, anche se sull’argomento ne sanno molto e si sente - difatti una puntata media può durare tranquillamente due ore e mezza. Se negli episodi standard trovano un fil rouge che lega diversi telefilm, nei pilotini vanno in verticale su un titolo solo, infatti queste puntate durano “solo” un’ora e mezza. Praticamente un film.
Ma il tempo vola ascoltando Pilota e non lo dico per fare un facile gioco di parole: ti sembra di essere al bar con loro e di fare una di quelle chiacchierate che filano lisce di fronte a qualche bicchiere di birra, poi ti rendi conto che ormai si è fatta una certa e allora tanto vale cenare lì, per non interrompere la conversazione.
Disegnare con gli occhi
La serie più bella del 2023 che però salvo miracoli vi toccherà far cadere dal retro di un camion si intitola Scavengers Reign. La premessa è semplice: la nave cargo Demetra 227 naufraga su un pianeta sconosciuto e qualcuno sopravvive. Tutto quello che succede dopo è un miracolo che solo raramente riesce nella fantascienza perché non è affatto semplice: il pianeta di Scavengers Reign riesce ad essere contemporaneamente vero e vivo e completamente alieno, a convincerti dell’esistenza di questa natura che va avanti per i fatti suoi e secondo una propria logica in modi maestosi, incomprensibili, commoventi. Quasi tutto potrebbe plausibilmente ucciderti, ma senza intenzione. L’intenzione ce la mettono solo, sempre, gli esseri umani. I personaggi sono altrettanti vivi, veri e fallati, si parla un sacco di cosa ci tiene umani e cosa dall’umanità ci allontana, e non guarderete più le pucciose creature arboricole con gli stessi occhi.
È tutto: se gennaio vi è sembrato lungo, pensate che febbraio è bisestile.
Splendidi i libri di Aina Bestard, e anche il racconto che hai fatto dell'evoluzione convergente.
Ah, sono riuscito a recuperare "Scavenger Reign", a breve mi ci immergerò.
Non solo l’onore di essere nella newsletter tostoina, ma l’onore di essere nella newsletter tostoina che inizia con una foto felina. ❤️